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Il mio ultimo libro (My last book)

Complessità, ecosistemi, creatività

 


Cos’è la creatività umana? Perché scriviamo poesie, elaboriamo teorie scientifiche, dipingiamo quadri, componiamo musiche e canzoni, ci occupiamo di filosofia, di letteratura, di matematica, di fisica, di geologia?

Come nascono le idee, i pensieri originali, le intuizioni che cambiano la storia o “semplicemente” noi stessi? Qual è il legame tra creatività, intelligenza e saggezza? E quali sono le relazioni tra una mente creativa e la complessità dell’ambiente? E’ possibile imparare a essere creativi, potenziare la propria mente, trasformare il talento in genialità? Perché alcune aziende falliscono quando la creatività dei propri dipendenti viene mortificata? E’ vero che intere civiltà fioriscono quando intelligenza, saggezza e innovazione vengono premiate?

Se pensate che queste siano domande interessanti … Ecco il mio nuovo libro, questa volta in italiano, per ora solo in formato elettronico. Ho provato a esprimere il mio punto di vista. Sarei davvero interessato a conoscere il vostro.




In this book I discuss the link between Complexity, ecosystems and human creativity. It is only in Italian, but if you are interested in this topic, go to my Amazon Author page: here you can find my English book “Cognition in geosciences”. This book includes a deep discussion about human creativity and its links with Earth disciplines, epistemology, complexity and cognitive sciences.


 



1 commento:

  1. In un mondo competitivo, soprattutto in un mercato globale, la creatività può fare la differenza, sia a un livello individuale, sia a un livello organizzativo a grande scala. Molte aziende, interi settori industriali, addirittura organizzazioni estese come Stati, o gruppi di Stati, possono primeggiare o fallire miseramente in virtù di quanto riescano a estrarre valore dalla creatività dei singoli e soprattutto dei gruppi. Allora la questione che proprio non si può eludere è la seguente: è possibile imparare a essere creativi?

    In “Complessità, ecosistemi, creatività”, di Paolo Dell’Aversana

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